Ginocchio: perchè suturare una lesione al menisco?
- Gennaio 7, 2022
Fino a pochi anni fa, in caso di lesione al menisco (o ai menischi) sembrava corretto asportarlo chirurgicamente anche in persone giovani con un intervento chiamato meniscectomia. Oggi preferiamo “riparare” il menisco lesionato con suture particolari realizzate appositamente per conservare il più possibile la sua funzione.
Perchè suturare anziché asportare un menisco lesionato? Ne parliamo con il dottor Stefano Nicoletti, Referente Sports Medicine di Joint Care Team.
«I menischi, come sappiamo oggi dagli studi di biomeccanica su ginocchio sano e su ginocchio sottoposto a meniscectomia, sono strutture fondamentali per proteggere il ginocchio – spiega il dottor Nicoletti -. Infatti, dai dati di studi successivi sugli effetti delle meniscectomie totali o parziali effettuate in passato, emerge chiaramente che sebbene l’asportazione del menisco restituisse in modo rapido la funzionalità del ginocchio a seguito di lesioni meniscali, tuttavia nel lungo periodo aumenta l’incidenza di artrosi e processi degenerativi del ginocchio. Alla luce di questi dati, sono state abbandonate le vecchie tecniche chirurgiche di asportazione meniscale in favore di interventi in artroscopia di riparazione della lesione con suture meniscali che hanno l’obiettivo di conservare sia la maggior quantità di tessuto meniscale danneggiato e sia la funzione biomeccanica del menisco».
Ginocchio: l’importanza di preservare i menischi
dimostrato che la conservazione del menisco protegge la cartilagine articolare del ginocchio dai processi degenerativi che portano all’artrosi – sottolinea l’ortopedico Referente Sports Medicine del Joint Care Team -. Preservare i menischi è importante per mantenere le loro numerose funzioni. Infatti, i menischi anche dopo sutura meniscale riprendono la loro funzione di ammortizzatori e ripartizione dei carichi sul ginocchio, oltre ad aiutare la cartilagine articolare ad assorbire gli urti, come ad esempio quando si corre, si salta o ci si piega, ma anche quando si sollevano pesi o si è in sovrappeso. Infatti, quando sottoposti a carico, i menischi spingono il liquido sinoviale ricco di nutrienti all’interno della cartilagine articolare evitando l’attrito tra le componenti dell’articolazione. Inoltre, i menischi collaborano con i legamenti, con la capsula e con i tendini a proteggere l’articolazione del ginocchio dai danni da iperestensione e iperflessione, favoriscono la congruenza delle superfici articolari e stabilizzano il ginocchio».
Quanti sono e come sono fatti i menischi del ginocchio?
«Nel ginocchio sono presenti due menischi, entrambi composti di fibrocartilagine, interposti tra il femore e la tibia. La cartilagine fibroelastica di colore biancastro, costituita da per lo più da fibre collagene di tipo I e altre sostanze (proteoglicani, glicoproteine ed elementi cellulari),
rende i menischi resistenti alle sollecitazioni meccaniche e consente loro di espandersi se sottoposti a forze di compressione (carichi), aumentando l’area di contatto tra femore e tibia. Un menisco, chiamato menisco mediale, si trova nel compartimento interno e uno chiamato menisco laterale, nel compartimento esterno. Il menisco mediale ha una larghezza media di 9-10 mm e uno spessore medio di 3-5 mm, con una forma a mezzaluna, come una lettera C. Il menisco laterale è di poco più grande del menisco mediale, con una larghezza media di 10-12 mm e uno spessore medio di 4-5 mm, ma ha un aspetto più circolare, simile alla lettera O. All’interno del ginocchio, i menischi vengono stabilizzati e mantenuti in sede tra la superficie femorale e tibiale, da strutture legamentose e muscolari».