Protesi inversa di spalla
Cosa si deve sapere
Protesi inversa su artrosi primaria e secondaria
- Cos’è?
La protesi inversa ha una struttura opposta rispetto all’anatomia naturale della spalla. E rispetto alla protesi anatomica la spalla naturale e la protesi anatomica hanno una testa omerale tonda e liscia che si articola su una piccola superficie glenoidea piatta o leggermente convessa. Entrambe necessitano della presenza totale dei 4 tendini della cuffia dei rotatori per funzionare ,nella protesi inversa su invertono le 2 componenti per cui la sfera è posizionata sulla glenoide ( glenosfera ) e sull’omero vi è un inserto a maggiore convessità che accoglie la glenosfera in modo simile a una protesi di anca ) questa costruzione biomeccanica inversa consente alla neo-spalla di al recuperare una buona funzionalità anche in assenza delle strutture tendinee e muscolari della cuffia dei rotatori.
- A cosa serve?
La protesi inversa serve a eliminare il dolore e restituire una mobilità e una forza sufficente per la vita quotidiana quando la cuffia dei rotatori ha subito una lesione molto grave in termine di numero di tendini lesionati o quando si associa un grave sovvertimento delle superfici articolari cartilaginee di scorrimento ( artrosi secondaria ) In queste condizioni, infatti, la protesi anatomica “normale”, quella che rispetterebbe l’anatomia della spalla, non è sufficiente a risolvere la problematica. la protesi inversa funziona grazie al deltoide che non viene toccato durante intervento , questo consente i brevi tempi di recupero post-operatori e il ritorno alla vita e quotidiana. Nel giro di 45-60 gg senza immobilizzazioni assolute o lunghi periodi di riabilitazione
- Come si impianta?
L intervento si esegue con una anestesia combinata sia dell ‘ arto superiore sia con una leggera anestesia generale , dura circa 1 ora e comporta un ricovero medio di 3 gg sull omero si impianta lo stelo di variabile lunghezza a seconda caratteristiche ossee e una componente spesso di di polietilene alta densità a forma di scodella, mentre dal lato della scapola si pianta l la componente sferica spesso Metallica. In alcuni modelli esiste la possibilità di invertire il materiale ( polietilene per la sfera e metallo per la “scodella” o di utilizzare solo titanio e ceramica per gli allergici al nichel L’inversione delle componenti permette alla protesi di funzionare anche se i tendini, responsabili del movimento e stabilità dell’articolazione, sono altamente o completamente lesionati.
- Quando è indicata?
La protesi inversa è indicata quando sono gravemente danneggiate le strutture dell’articolazione della spalla: rotture massive dei tendini della cuffia dei rotatori, danno delle superfici articolari cartilaginee associate alla rottura tendinea o in artrosi a cuffia integra ma con gravi deformità ossee.
Questi danni devono essere accompagnati da dolore persistente e resistente alle ti mediche e infiltrativa e a grave deficit funzionale che comprometta L autosufficienza o la vita quotidiana