Rizoartrosi o artrosi del pollice: quali sono i sintomi e le terapie?

La rizoartrosi è una malattia degenerativa associata al fisiologico assottigliarsi delle cartilagini articolari del pollice, ma può anche essere la conseguenza di traumi. Colpisce il sesso femminile nell’80-90% dei casi, con esordio dei sintomi in concomitanza con la menopausa. Proprio come l’anca, il ginocchio o la spalla, anche l’articolazione trapezio-metacarpale, alla base del pollice, può consumarsi per l’età o ammalarsi a seguito di lesioni. Il risultato è lo stesso: dolore e limitazione dei tanti movimenti e prese per i quali il pollice è fondamentale in ogni gesto quotidiano, e deformità.

Approfondiamo con la dottoressa Ombretta Spingardi, ortopedico specializzato in chirurgia della mano presso il Joint Care Team.

Rizoartrosi: quali sono i sintomi?

I tipici sintomi della rizoartrosi, qualunque sia la causa, sono dolore, gonfiore, indolenzimento alla base del pollice, difficoltà a compiere comuni gesti della vita quotidiana. In genere i pazienti riferiscono di sentire dolore nell’aprire un barattolo o girare la chiave nella serratura, che esacerbano il dolore, accompagnato da senso di rigidità articolare della trapezio-metacarpale e difficoltà a estendere il pollice.

All’inizio, il dolore può essere acuto, per poi diventare più tollerabile a seguito della comparsa delle prime deformità ossee. Paradossalmente, le forme iniziali di rizoartrosi sono più dolorose e invalidanti di quelle conclamate di più tarda età, associate a comparsa di deformità ossee del bordo del polso e della base del pollice.

Rx mani della stessa paziente in diverse proiezioni: alla mano sinistra è evidente una rizoartrosi di grado 1°, a destra una sublussazione del 1° metacarpo sul trapezio (freccina azzurra) con rizoartrosi iniziale

Cosa fare se sono presenti sintomi di rizoartrosi?

In caso di dolore alla base del pollice è raccomandabile rivolgersi all’ortopedico specialista della mano per la diagnosi precoce della rizoartrosi. Infatti, più precoce la diagnosi, più conservativa la terapia.

In caso di sospetto di rizoartrosi, l’ortopedico può prescrivere Rx per lo studio di eventuali alterazioni visibili alle radiografie come per esempio, la riduzione della rima articolare, la presenza di speroni ossei (osteofiti) o di geodi, cioè delle cavità cistiche che si creano nell’osso stesso o, viceversa, la formazione di corpi liberi all’interno dell’articolazione, fino ad avere in parallelo una deformità sempre più marcata della mano causata dalla sublussazione dell’articolazione.

Come conseguenza, il pollice acquisisce una forma a doppia S, il metacarpo non è più appoggiato al trapezio ma proiettato verso l’esterno e il pollice è orientato con una curva di compensazione verso l’interno.

Qual è il trattamento della rizoartrosi?

E’ importante sottolineare che non c’è correlazione tra evoluzione della malattia e gravità del quadro artrosico, perché il dolore non è associato alla gravità della rizoartrosi. ll trattamento della rizoartrosi dipende da vari fattori valutati durante la visita ortopedica, inclusa la presenza di eventuali patologie correlate come il dito a scatto o la sindrome del tunnel carpale, oppure più raramente, il morbo di de Quervain.

Il trattamento della rizoartrosi è inizialmente conservativo, e se non ci sono risultati soddisfacenti dopo 6 mesi, solo allora si prospetta l’intervento chirurgico. Il trattamento conservativo prevede: tutore, infiltrazioni, antinfiammatori, terapie strumentali come ionoforesi, ultrasuoni, laser. Nella mia esperienza clinica, proprio per le caratteristiche biomeccaniche dell’articolazione trapezio metacarpale, le infiltrazioni con acido ialuronico, comuni per il trattamento del danno cartilagineo di altre articolazioni, non danno beneficio.

E’ utile il tutore con la rizoartrosi?

L’uso del tutore per la rizoartrosi rientra nel trattamento conservativo classico. Leggero e in materiale termoplastico, realizzato su misura e con materiali termoplastici, il tutore per il pollice ha lo scopo di ridurre il processo infiammatorio e il dolore. C’è discordanza tra consigliare l’uso del tutore di giorno o anche di notte, non esistendo un protocollo terapeutico univoco proposto in letteratura. Il mio consiglio è di usarlo di giorno durante l’attività quotidiana, ma di toglierlo di notte, quando l’articolazione è a riposo.

A cosa serve la fisioterapia per il pollice?

La fisioterapia ha l’obiettivo di insegnare al paziente a gestire la rizoartrosi, riconoscere i sintomi di acutizzazione e remissione, e capire quindi anche quando è opportuno dismettere il tutore, o tornare dall’ortopedico per un nuovo ciclo di terapia antalgica. In via preventiva, il paziente può sottoporsi due volte l’anno (ai cambi di stagione) a terapie strumentali, a cui associare fanghi termali.

Quando è necessario fare l’intervento?

Il trattamento chirurgico è consigliato quando il trattamento conservativo non dà benefici. L’obiettivo è togliere il dolore, asportando anche la parte di osso priva di cartilagine, e poi recuperare tutti i movimenti del pollice compresa la circonduzione, cioè il movimento su tutti i piani dello spazio. La tecnica chirurgica più utilizzata nel trattamento della rizoartrosi è la trapezectomia con artroplastica in sospensione. Si tratta di un intervento che prevede la rimozione totale o parziale del trapezio e, usando varie porzioni di tendini, si crea una sorta di cuscinetto ammortizzante che si interpone nello spazio lasciato libero dall’osso che si interfaccia con il primo metacarpo. Il trattamento chirurgico è potenzialmente risolutivo ma sono fondamentali l’esperienza del chirurgo in questa tecnica e che la riabilitazione venga effettuata correttamente per circa 1 mese.

Dopo quanto tempo si vedono i benefici dell’intervento di rizoartrosi?

Nel primo mese dopo l’intervento, il paziente dovrà indossare un tutore termoplastico analogo a quello utilizzato per la terapia conservativa per favorire la guarigione dei tessuti e la cicatrizzazione. La fisioterapia inizia quasi subito, e sempre su indicazione del chirurgo ortopedico che ha effettuato l’intervento, per favorire il recupero della mobilità del pollice, attraverso sedute di fisioterapia svolte con un terapista esperto nel trattamento della rizoartrosi. Questo consentirà di evitare complicanze come le tendiniti posturali dovute al sovraccarico di alcuni tendini del polso oppure la rigidità delle articolazioni non operate.

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