Artrosi di gomito: serve sempre la protesi?

Si parla spesso di artrosi di anca e ginocchio, caviglia e spalla, anche di rizoartrosi, ma dell’artrosi di gomito e della protesi di gomito si parla poco. L’intervento di protesi di gomito, infatti, è meno comune di quello per le protesi di anca, ginocchio e spalla, e per questo è ancora più importante affidarsi a superspecialisti nel caso di sintomi di artrosi del gomito.


Ne parliamo con gli ortopedici dell’Area Superspecialistica di Spalla e Gomito di Joint Care Team.

Dottor Gabriele Campochiaro, quali sono le cause e i sintomi di artrosi di gomito?

L’osteoartrosi di gomito, così si chiama l’artrosi del gomito, è un evento abbastanza raro che colpisce circa il 2% della popolazione, in particolare maschi dopo i 40 anni. In genere si tratta di persone che svolgono attività manuali particolari, come fabbri, muratori, chi usa martelli pneumatici, ad esempio. Più frequente, invece, è l’artrosi di gomito conseguente a fratture composte o scomposte che hanno richiesto un intervento chirurgico di riduzione. L’artrosi di gomito si manifesta, come per le altre articolazioni, con dolore e progressiva limitazione del movimento di flesso-estensione del gomito.
Anche il gomito quindi può essere colpito da artrosi o da altre malattie che, con processi diversi, portano a usurare la cartilagine e le componenti dell’articolazione fino a rendere doloroso ogni movimento. Tra le malattie che possono portare a un intervento di protesi di gomito troviamo l’artrite reumatoide.

Dottoressa Ombretta Spingardi, quando serve la protesi di gomito? La protesi di gomito permette la sostituzione completa o parziale dell’articolazione del gomito usurata. Pur essendo una chirurgia di nicchia praticata da pochi superspecialisti, negli ultimi anni si sono diffuse tecniche chirurgiche e materiali innovativi molto efficaci nel permettere al paziente di recuperare un arco di movimento utile a svolgere le normali attività quotidiane. Quando l’artrosi compare a seguito di fratture composte o scomposte di gomito, preferibilmente nei pazienti anziani, la protesi permette il ritorno alle normali attività quotidiane con risultati soddisfacenti in termini di controllo del dolore e del movimento.

Come si esegue l’intervento di protesi di gomito?

Esistono diversi tipi di protesi (totale, semivincolate, vincolate, emiprotesi, protesi di capitello omerale) usate sulla base di indicazioni specifiche. L’intervento di protesi di gomito si esegue in anestesia generale, in regime di ricovero, con un’incisione chirurgica a livello della parte posteriore del gomito. Al termine dell’intervento, il paziente avrà l’arto posto in una valva gessata per 48 ore con appositi drenaggi. Dopo la rimozione dei drenaggi, la valva viene sostituita con un tutore articolato che il paziente dovrà portare per 30 giorni.
Tuttavia, fin dalla prima settimana dopo l’intervento, il paziente viene incoraggiato a svolgere un movimento articolare passivo con mobilizzatore passivo-kinetek, mentre la mobilizzazione attiva assistita con terapista inizia alla terza settimana dall’intervento.

Area Superspecialistica di Spalla e Gomito

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