Protesi d’anca e bikini incision: scopri i vantaggi della via anteriore
- Maggio 28, 2022
L’intervento di protesi d’anca è ormai considerata una chirurgia di routine effettuata, però, con diverse tecniche chirurgiche, tutte vantaggiose, ma alcune con qualche beneficio in più. Le vie d’accesso, ovvero le “finestre” che il chirurgo attraversa per eseguire l’intervento, possono essere diverse: una, in particolare, viene detta “approccio anteriore diretto” ed è l’unica autenticamente mini invasiva perché è l’unica intermuscolare e internervosa.
La variante della via anteriore, in particolare, diventata nota anche come bikini incision, ha il vantaggio di un’incisione molto piccola a livello inguinale e quasi invisibile, una volta guarita. Ecco il perché del suo successo e del suo nome.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Claudio Debortoli ortopedico, esperto e istruttore nella tecnica della via anteriore dell’Area Superspecialistica di Anca e Ginocchio di Joint Care Team.
Quando un paziente decide di sottoporsi a un impianto di protesi d’anca su consiglio dell’ortopedico, significa che è davvero arrivato il momento. Obiettivo della chirurgia protesica dell’anca è risolvere il dolore da artrosi e permettere al paziente di recuperare la sua qualità di vita.
Se però la preoccupazione principale è sicuramente la guarigione dopo l’intervento e il sollievo immediato dal dolore, molti pazienti temono anche che la cicatrice lungo la parte alta della coscia sarà visibile. L’impatto psicologico della cicatrice non è da sottovalutare perché dalla soddisfazione globale del paziente dopo l’intervento dipendono anche la sua ripresa, la motivazione e l’autostima.
Via anteriore: quali sono i vantaggi?
L’intervento di protesi d’anca è realizzato per via anteriore con un’incisione longitudinale anteriore alla coscia. Chi desidera un risultato con minore impatto estetico può trarre beneficio dalla variante bikini, la cui direzione è obliqua, parallela e coincidente con la piega della pelle a livello dell’inguine. Tuttavia, il vantaggio estetico di questa scelta chirurgica, che permette di coprire la cicatrice al di sotto del bikini, nascondendo a tutti il fatto di aver subito un intervento di protesi d’anca, non è l’unico. Si tratta infatti di una tecnica chirurgica di impianto di protesi d’anca che ha il vantaggio di:
- preservare i muscoli e tessuti circostanti all’articolazione da sostituire, che vengono spostati e non tagliati per permettere il posizionamento della protesi
- ridurre il dolore post-operatorio perchè i tessuti non vengono lesionati
- velocizzare il recupero post-operatorio, proprio perchè il paziente può caricare subito dopo l’intervento anche sull’arto operato (è sufficiente apprendere la tecnica di uso delle stampelle spiegata dai nostri fisioterapisti)
- ridurre il rischio di lussazione della protesi, cioè la protesi si mantiene più stabile e il movimento dell’arto operato è più sicuro in ogni direzione
- aumentare il benessere del paziente sia grazie all’eliminazione del dolore, sia grazie all’attenzione psicologica ed estetica di questo intervento.
La via anteriore va bene in caso di artrosi?
La chirurgia protesica, qualunque sia la tecnica scelta dal chirurgo, è indicata in tutti i casi di artrosi in cui il dolore è tale da limitare la vita del paziente oppure quando le terapie conservative non hanno più effetto. Tuttavia, va ricordato che la via anteriore non è una tecnica adatta a tutti i pazienti, e l’indicazione va sempre discussa con il chirurgo. Come per ogni altro tipo di intervento di protesi d’anca, però, la chiave per il successo dell’intervento e per la soddisfazione è l’adeguata preparazione e informazione del paziente in fase di visita specialistica, e la scelta tecnica chirurgica adeguata al tipo di paziente e al suo problema.